Barra

Peppe Barra nasce per caso a Roma, nel ’44. Ma, poi, davvero non è casuale il suo approdo al teatro, giacché ad esso sembra naturalmente destinato da quella faccia incredibilmente marcata ed espressiva, un po’ da Pulcinella e un po’ da `mamo’ della Commedia dell’Arte. Comincia prestissimo con Zietta Liù, famosa maestra di recitazione, prima come bambino attore e quindi come insegnante. Dopo alcune esperienze nell’ambito del teatro di ricerca al fianco di Gennaro Vitiello, risulta decisivo, per lui, l’incontro con Roberto De Simone. È tra i fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare, con cui – affidandosi, fra l’altro, a una voce insieme potente e capace di raffinatissime sfumature – miete successi in ogni parte del mondo. Poi, la consacrazione definitiva con La gatta Cenerentola e, dopo la partecipazione ad altri quattro spettacoli di De Simone, la fondazione, nel 1982, di una propria compagnia, con la quale – accanto alla madre Concetta – s’impone da Parigi a Bombay. Intanto è Sancio nel – Don Chisciotte – di Scaparro. E nel ’93, con il suo primo disco da solista, `Mo’ vene’, vince subito il premio Tenco. Quindi, dopo la scomparsa di Concetta, alla quale dedica lo spettacolo-concerto del ’93 ( Ricordi d’amore ), prosegue nel teatro da solo, negli ultimi anni affiancandosi ad altri protagonisti della scena napoletana come Angela Pagano, Enzo Cannavale e Gianfelice Imparato. Fra i tanti premi attribuiti a Peppe, spicca la Maschera d’oro dell’Idi per il 1981.