Bakst

Lasciata Pietroburgo, B. studiò pittura a Parigi, all’Academie de Beaux Arts dal 1883 al 1886, all’Academie Julian e nello studio di J.L. Gerôme dal 1893 al 1896. Nel 1890 conobbe Alexandr Benois e ne frequentò il circolo di amici dove incontrerà Diaghilev. Con loro B., sarà il fondatore, nel 1899, dell’associazione di artisti. Il Mondo dell’Arte (Mir Iskusstva) ed esporrà nelle mostre di pittura dell’associazione. Dotato ritrattista, immortalò personalità del teatro come Isadora Duncan, Ida Rubinstein, Sergej Diaghilev, Anna Pavlova, Léonide Massine. Realizzò i primi bozzetti di scene e costumi tra il 1902 e il 1904 per il teatro dell’Ermitage e il Teatro Marijinskij di Pietroburgo. Ricordiamo l’ Antigone di Sofocle per uno spettacolo di Ida Rubinstein. Dopo un viaggio in Grecia, nel 1907, lavorò ai costumi per Anna Pavlova nella Morte del cigno e nelle Silfidi , per Tamara Karsavina nella Danza delle fiaccole . La sua personalità di scenografo e costumista si realizzò pienamente con i Balletti Russi di Diaghilev, una collaborazione iniziata con Cleopatra e La bella addormentata , nel 1908. Il successo giunse con la stagione parigina organizzata da Diaghilev nel 1910. Fu autore di un raffinato Le Carnaval di Schumann, il balletto pantomima di cui B. curò il libretto insieme al coreografo Fokine, dove adattò alla danza abiti ispirati agli anni 1830-1840. Fu autore del celebre Sherazade di Rimskij-Korsakov, dove riversò una sfavillante vena orientalista. Il sodalizio con Diaghilev porterà ulteriori successi: L’après-midi d’un faune di Debussy (1912), Le Dieu bleu di R. Hahn (1912), Le Jeux di Debussy (1913), la nuova versione di Sherazade (1915). Gli ultimi bozzetti, del 1923, sono dedicati a Fedra di D’Annunzio e di Racine per i teatri parigini. Di se stesso e del suo stile ebbe a dire: «il mio fine è sempre stato quello di liberarmi dagli intralci dell’archeologia, della cronologia e della realtà quotidiana, per esprimere la musica del mondo che rappresentavo».