Arniches

Giornalista de “La vanguardia” a Barcellona, Carlos Arniches si impose a Madrid a partire dal 1885 come autore di teatro minore (`género chico’), di ambiente madrileno, con acuta anche se bonaria e, a volte, poetica rappresentazione delle classi popolari. I suoi testi spesso erano scritti appositamente per attori famosi del momento. Dopo il 1910, con la decadenza del `género chico’, elaborò una sorta di tragicommedia grottesca, questa volta in tre atti, con una mescolanza di comico e tragico, con risvolti grotteschi e alcuni accenni di critica sociale. I suoi tioli più famosi sono: La señorita de Trévelez (1916) e ¡ Que viene mi marido! (1918).