Angelillo

A. dopo le prime esperienze con il Teatro delle Dieci, fonda, con Carlo Quartucci, Alberto e Luigi Gozzi, Ippolito Simonis, il Teatro Nuova Edizione e partecipa attivamente alle iniziative di decentramento teatrale di Giuliano Scabia. Nel 1978 fonda, con Ludovica Modugno, la Società Teatrale L’Albero che ha prodotto oltre venticinque spettacoli. Si ricordano, in particolare, le interpretazioni, sempre raffinate ed intelligenti, di A. in La signorina Elsa , da Schnitzler (1982, anche regista); Teresa Raquin da Zola (1982, regia A. Piccardi); Le anime morte da Gogol (1984, anche regista); Esercizi di stile da R. Queneau (1988, ripreso fino al 1993, regia di J. Seiler); Il caffè del signor Proust (1990-95, scritto e diretto da L. Salveti, premio Idi Maschera d’Oro 1990); La cognizione del dolore da C.E. Gadda (1993, regia L. Salveti); Il malato immaginario di Molière (1994, regia L. Salveti); Così è (se vi pare) di L. Pirandello (1998, regia L. Salveti); Ecuba di Euripide, al teatro di Siracusa (regia L. Salveti 1998).