Anderson

Eclettica, versatile, di interessi poliedrici che spaziano dalle arti figurativo-plastiche a quelle sceniche, esplora e sperimenta le potenzialità espressive e estetiche delle tecnologie più avanzate. Decisivi per la sua ricerca musicale gli incontri e le collaborazioni con alcuni degli esponenti più significativi dell’avanguardia americana: Philip Glass, Brian Eno, John Cage. Le sue performance degli anni ’70 elaborano in modo originale le forme della musica minimale. Si ricordano, nell’ambito di una produzione decennale, Automotive (`concerto per automobili’, Rochester 1972), Duets on Ice (New York 1974), As if (New York Artist Space, 1974), Songs and Stories for the Insomniac (Artist Space di New York e Museum of Contemporary Art di Chicago, 1975), Out of the Blue (University of Massachusetts 1975), For Instants Part 3 – Refried Beans (Moma, New York 1976), That’s not the way I heard it (Documenta, Kassel, 1977), The Hand Phone Table (installazione sonora e visiva, Projects Gallery, Moma, New York 1978). Alla ricerca musicale A. alterna incursioni in altri linguaggi espressivi facendo da spalla al comico Andy Kaufman in diversi Comedy club a Coney Island. Nel 1980 inizia a concepire United States , lavoro musicale di ampio respiro, prima di pubblicare il singolo O Superman (1981) e l’album Big Science (1982) che incontrano grande successo, soprattutto presso il pubblico giovanile. Nel 1986 la sua performance Natural History è presentata in tutto il mondo e nel 1991 pubblica il libro Empty Places tratto dall’omonima performance. Seguono Stories from the Nerve Bible (Filadelfia, 1993) e Bill and Laurie. About Five Rounds (Joyce Theater, New York 1996).