Achternbusch

Dopo un’infanzia trascorsa nella foresta bavarese presso la nonna, segue i corsi di pittura di Gerhard Wendland all’Accademia di Norimberga, guadagnandosi da vivere con lavori occasionali; apre quindi uno studio ad Ambach, sullo Starnbergersee. La sua produzione, che egli considera simile a quella di un poeta maledetto, comprende, oltre all’opera in versi, anche, teatro e sceneggiature cinematografiche. Mette in scena i suoi testi (autobiografici), dipinge, gira e produce i suoi film. Vince diversi premi, tra i quali, nel 1986, il Mühlheimer Dramatikerpreis per il testo teatrale Gust, col quale, nel corso dello stesso anno, viene invitato a Berlino nell’ambito degli Incontri Teatrali. Herbert Achternbusch, in opere quali Ella (1978), Susn (1980), Plattling (1982), Der Stiefel und sein Socken (1993), crea metafore di follia quotidiana abitate da figure insolite in un gioco antinaturalistico che fa emergere l’assurdità del reale.