Zardi

Critico, giornalista e sceneggiatore cinematografico, l’attività di Federico Zardi come autore iniziò nel 1938 con la commedia E chi lo sa? , originale nei contenuti, ma troppo schematica nella caratterizzazione psicologica dei personaggi, poco sfaccettati e diversi. Nel 1939 scrisse Gli imbecilli, la cui rappresentazione fu vietata dalla censura fascista. Dopo un lungo periodo nel quale si dedicò solo al giornalismo, nel 1951 mise in scena la satira sociale in La Livrea , versione rivisitata dell’opera censurata anni prima. L’anno dopo compose Emma (allestita da Strehler), testo che conteneva un ritratto attualizzato e spietato di Madame Bovary. La sua opera più nota, in cui rivalutò Robespierre, fu I Giacobini (1955). La galleria dei ritratti umani, dai toni groteschi continuò nel 1956, quando apparvero I Tromboni, una serie di quadri satirici, specchio dei misfatti della borghesia contemporanea. Collaborò con V. Gassman per la trasmissione televisiva Il mattatore . I suoi ultimi lavori furono Serata di gala (1958, regia di L. Squarzina) e I Marziani (1960).