Vespignani

La pittura di Renzo Vespignani si avvicina all’arte informale, per l’uso esplosivo dei colori, pur preservando però un carattere di figurazione documentaria: vuol essere soprattutto una trasposizione della realtà, per sottolineare l’importanza dell’impegno sociale dell’artista. Conduce un’intensa attività d’illustratore ed è, tra l’altro, lo scenografo di Visconti in Maratona di danza del 1957, riportando in teatro la dimensione poetica del suo realismo. Nel 1961 realizza le scene e i costumi per I sette peccati capitali di Brecht, messo in scena a Roma da Squarzina.