Terzoli

Italo Terzoli (Milano 1924) e Vaime Enrico (Perugia 1936) tra i più bravi e affermati, da oltre trent’anni offrono occasioni di divertimento intelligente fornendo copioni di teatro `leggero’, dallo sketch di rivista al varietà radiofonico e televisivo, al musical e sino alle recenti commedie. Prima di formar coppia, hanno avuto esperienze soliste o con altri autori. Terzoli, attivissimo sin dagli anni Cinquanta, ha firmato molti copioni con Carlo Silva, da Stop, mi uccido alle 20.90 per Tina De Mola (1950-51) a Sogno di un Walter per Walter Chiari (1951-52), Davanti a lui tre Nava tutta Roma , per le sorelle Pinuccia, Diana e Lisetta Nava (1952-53), con bis nella stagione successiva (1953-54): Tre per tre… Nava e ancora per Chiari I saltimbanchi (1954-55). In coppia con Renzo Puntoni scrive Okay fortuna per Wanda Osiris e il trio Vianello-Bramieri-Durano (1956-57), successo bissato l’anno seguente con I fuoriserie per la stessa formazione.

Quindi, sodalizio con Marcello Marchesi e ancora con Renzo Puntoni per Sayonara Butterfly per la coppia Mondaini-Vianello, con replica nella stagione seguente: Un juke-box per Dracula . Con Marcello Marchesi scrive anche La sveglia al collo (1967/68) di taglio televisivo, per la coppia Bramieri-Del Frate. Tutti spettacoli di rivista ad alto gradimento, con una scrittura versatile in grado di adeguarsi a talenti e temperamenti assai diversi tra loro: dalla Osiris a Walter Chiari, dalle Tre Nava ai nuovi comici lanciati dalla tv. V., assunto per concorso in Rai, si dimise quasi subito per scrivere in libertà. Esordì nel 1963 con I piedi al caldo , commedia premiata (a Riccione), rappresentata (nel 1964) al festival dei Due Mondi di Spoleto e subito proibita dalla censura. Ha pubblicato una dozzina di libri: Amare significa , scritto con T., ha avuto più di trenta edizioni. Tra gli altri titoli, Non mi sposo , Perdere la testa , I miei primi quattro anni , che raccoglie i monologhi scritti per il coetaneo Gianfranco D’Angelo in Drive in , varietà tv (“Has fidanken!” fu un tormentone azzeccato). Tra gli altri titoli, un ironico, amaro e violento pamphlet: Il varietà è morto (1988), in cui, con la scusa delle esequie dello show in tv, soppiantato dai `contenitori’, illustra la vita agra dell’autore di teatro `leggero’, mal pagato e mal trattato, ignorato oppure stroncato.

Dalla stagione 1977, la coppia Terzoli e Vaime scrive per la ditta Garinei e Giovannini una serie di musical e commedie allestite da Pietro Garinei. Cominciando con affettuoso, nostalgico omaggio all’avanspettacolo in Felicibumta , con Gino Bramieri. Il `bum’ inserito nella parola Felicità indica il colpo di grancassa che precede la sillaba finale del refrain di passerella. Nel cast, sei anziane soubrette ripescate per l’occasione (e una di loro, Alba Villa, morì poche sere dopo il debutto al Sistina di Roma, stroncata dall’emozione) e sei giovani girls , e Bramieri in una formidabile rievocazione di un genere che l’aveva avuto protagonista agli esordi. Poi, Anche i bancari hanno un’anima , tra le più divertenti e riuscite commedie italiane degli ultimi vent’anni. Se ne stava progettando una ripresa, per la stagione 1998-99, impedita dalla scomparsa di Gino Bramieri. Protagonista un bancario fresco di pensione, al quale i colleghi, ovviamente a sua insaputa, offrono come regalo di congedo un’avventura ferroviaria con la fulgida Paola Tedesco. Il bancario si riscopre dongiovanni, vive in letizia la `scappatella’. Finisce il primo tempo. E il pubblico si chiede cosa potrà ormai succedere nel secondo tempo. E invece: il bancario torna a casa, accolto da una moglie un po’ sfiorita, in ciabatte e bigodini (una straordinaria Valeria Valeri). E qui brillano perizia e talento degli autori, che pigiando lievemente il pedale del sentimentalismo, ricompongono la coppia coniugale, archiviando l’avventura come frizzante ricordo di fine stagione.

Altri successi: Bravo, un pretesto per consentire a Enrico Montesano tre ore da leone (tre anni di repliche, a partire dal 1981). Un attore accompagna il figlioletto in teatro nel giorno di riposo e gli spiega il mestiere d’attore di varietà, dall’avanspettacolo al café-chantant fino al musical stile Broadway. Per Bramieri: La vita comincia ogni mattina , un’audace, parodistica incursione nel `classico’ con Pardon monsieur Moliére , Sono momentaneamente a Broadway , miserie e nobiltà della professione d’attore, Una zingara m’ha detto…, funesta previsione per un commercialista agli arresti domiciliari (intesi come status symbol); Felici e contenti , sette storie ambientate a Natale, giorno in cui, dicono gli autori, bisogna fingere d’essere migliori. Per Bramieri in coppia con Gianfranco Jannuzzo, ecco Gli attori lo fanno sempre (cioè si baciano ogni volta che si incontrano, anche sei volte al giorno), storia di padre e figlio attori che provano uno spettacolo e una possibile convivenza. Per un altro spettacolo della coppia Bramieri-Jannuzzo, Vaime ha scritto con Iaia Fiastri Foto di gruppo con gatto, storia di un giovane dinamico e fantasioso che piomba nell’appartamento e vi si installa, proprio quando un vecchio perdente nato sta per impiccarsi. Una commedia a stagione, o quasi, al servizio dello spettabile pubblico.