Tirelli

Dopo la formazione scolastica di base, Umberto Tirelli si trasferisce a Milano dove lavora alla sartoria teatrale Finzi e in seguito alla sartoria Safas di Roma, dove apprende la scuola del costume del taglio secondo la lezione di G. Sensani, ovvero la ricostruzione del costume come filologia della moda. Da autodidatta impara il mestiere studiando le epoche storiche, la moda nei secoli e dedica una attenzione particolare ai libri e ai quadri. Fonda, nel 1964 la sartoria teatrale Tirelli, dove lavora con grande passione diventando un costruttore di costumi, figura di mediazione tra il costumista bozzettista e il sarto teatrale che accompagna il costumista dall’ideazione alla nascita del costume. Durante la sua intensa carriera colleziona abiti autentici, divenendo un grande archeologo della moda e un appassionato ricostruttore di abiti storici fedeli sia nei materiali che nel taglio. Ideatore di materiali inediti nella storia del costume (stoffa grezza, carta incollata, velluti stampati, cencio di nonna, garze, plastica) e tecniche nuove per la realizzazione di costumi di fantasia, ha partecipato con grande fervore a vestire i sogni e la scena. Tra le collaborazioni più significative si ricordano quelle con L. Visconti, D. Donati, P. Zuffi, F. Zeffirelli, P. Tosi, G. De Lullo e M. Bolognini.