Taiuti

Tonino Taiuti si avvicina al teatro coinvolto da Antonio Neiwiller: da lui diretto e per la Cooperativa Teatro dei Mutamenti di Napoli debutta come attore nel 1978, nel doppio ruolo di Pulcinella e Margherita in Don Fausto di A. Petito, al quale seguono nel 1979 Anemic Cinema (regia A. Neiwiller) e Kabarett da K. Valentin (regia R. Carpentieri). Negli anni ’80 forma con Silvio Orlando `La coppia comica’: insieme sono autori, interpreti e registi degli spettacoli La stanza (1981), Due uomini e un armadio (1983). Nel 1985 prende parte a Ragazze sole con qualche esperienza , testo di E. Moscato, regia M. Santella, nel 1986 a Eldorado , regia G. Salvatores, al Teatro dell’Elfo di Milano; nel 1991 è tra i protagonisti di Il giardino delle delizie di G. Barberio Corsetti.

Attore comico di sottile e raffinata ironia, legato all’esperienza di Teatri Uniti, è tra i protagonisti della nuova scena napoletana partecipando agli spettacoli più significativi, numerosi dei quali destinati a lunghe tournée europee: Coltelli nel cuore da B. Brecht, regia M. Martone (Falso Movimento, 1987), Partitura di E. Moscato, regia T. Servillo (1988), Rasoi di E. Moscato, coregia M. Martone e T. Servillo, dove interpreta il memorabile vagabondo cieco (Teatri Uniti, 1991), Zingari di R. Viviani, regia di T. Servillo (Teatri Uniti, 1993), il varietà musicale Soirée Viviani , regia P. Scialò (1995). Nel 1997 è Felice Sciosciammocca in Il medico dei pazzi di Scarpetta, regia L. Angiulli, quindi è a fianco al cantante Nino D’Angelo nel suo Core pazzo . Come `one man show’ scrive, interpreta e dirige se stesso in spettacoli memori della grande lezione della tradizione (attoriale e di scrittura) napoletana, e con ampi riferimenti alla musica jazz: Sorsi di passione (1986), Squame giù e I am black (1987), Song nero (Teatro Nuovo, 1989), Natura morta (regia R. Carpentieri, 1989), Scugnizzo d’Oriente con il trio Jazz Mediteranée (1990, Festival di Polverigi), Duet e Riso frizzante (1998). Sue le regie degli spettacoli firmati da A. Fiore Zero (1987-88) e Tycoon zero (1989). Per l’attività di attore nel 1987 vince il Premio Teatro Gennaro Vitiello. Partecipa ai film Morte di un matematico napoletano (1992) e Rasoi (1993) di M. Martone, Sud di G. Salvatores (1993), Pianese Nunzio 14 anni a maggio di A. Capuano (1995), I vesuviani (protagonista dell’episodio Sofialoren di A. Capuano, 1997) Polvere di Napoli di A. Capuano (1997), Mare largo di Visentini Orgnani (1998).