Linke

Accanto a Pina Bausch e a Reinhild Hoffmann Susanne Linke costituisce il nucleo femminile storico del Tanztheater tedesco. Si forma a Berlino (1964-67) nello Studio di Mary Wigman: sua maestra è proprio la grande interprete della danza espressionista degli anni ’20. Ma ha anche l’occasione di incontrare Dore Hoyer, interprete nella compagnia Wigman, e direttrice della Scuola Wigman a Dresda, alla quale dedicherà un accorato omaggio, Affekte (1988), con il danzatore Urs Dietrich. Lasciata la Wigman, studia balletto e danza moderna alla Folkwang Hochschüle fondata da Kurt Jooss, a Essen. Qui si unisce alla compagnia espressione della celebre scuola, il Folkwang-Tanzstudio e vi danza per tre anni (1970-73), sotto la direzione della Bausch. Ma inizia anche a creare proprie coreografie ( Dans funebre, Puppe e Trop tard ) che suscitano interesse in concorsi e premi internazionali. Nel decennio 1975-85 passa alla direzione artistica del Tanzstudio (sino al 1977 con la Hoffmann) ma contemporaneamente compie tournée in tutto il mondo nelle quali mostra le sue danze solistiche, in particolare Wandlung (sviluppo di Dans funebre su musica di Franz Schubert, 1976), Im Bade Wannen (musica di Satie, 1980), – l’assolo con la vasca da bagno, diventato famoso anche in Italia, a partire dal 1982, Flut (musica di Gabriel Fauré, 1981) e Es schawant (musica di Cajkovskij, 1982).

Tutte coreografie in cui già si chiarisce la sua spiccata propensione per il movimento fluido e morbido, in una tensione narrativa che non perde mai di vista la metafora propria al linguaggio danzato. Più realistici, in parte prosaici e certamente legati al momento storico in cui sono stati allestiti, i primi pezzi `femministi’ di gruppo: Frauenballet (1981), Wir können nicht alle nur Schw&aulm;ne sein (1982) e Am Reigenplatz (1983). Il successivo Schritte Verfolgen (1985), un assolo creato in collaborazione con l’artista visivo Va Wölfl, inaugura la sua attività di coreografa free-lance a cui fanno seguito coreografie per gruppi internazionali, come la Limón Dance Company ( Also Egmont Bitte , 1986) e il G.R.C.O.P. dell’Opéra di Parigi ( Jardin Cour, 1988). Con Ruhr-Ort (1993) e M&aulm;rkische Landschaft (1994) torna a allestire danze per un gruppo di danzatori espressione della scuola di Essen ma questa volta sono solo danzatori-uomini. L’obiettivo di misurarsi con un tipo di energia e di presenza scenica forte e virile, alla quale presta l’ampiezza dei suoi movimenti ma anche le svelte annotazioni ironiche di una donna-coreografa che osserva la `società maschile’, si estende al pezzo, creato a quattro mani con Urs Dietrich, Da war plötzlich… Herzkammern (1996), interpretato dal solo Dietrich. Consapevole della precarietà del repertorio contemporaneo, dedica al collega Gerhard Bohner, prematuramente scomparso, l’assolo Dialog mit G.B. (sulle Sonatas and Interludes per pianoforte preparato di John Cage, 1994) di cui è interprete in un programma che comprende un altro suo assolo, Carte Blanche für S.L. (musica Arvo P&aulm;rt) in cui troneggiano le sculture di Robert Schad. Nella stagione 1996-97 accetta la direzione della compagnia di danza del Teatro di Brema per la quale allestisce, oltre a sue coreografie del passato ( Frauenballet, Also Egmont, Bitte ), novità come Heisse/Luft (1997), non rinunciando all’attività interpretativa. Nel 1998 prepara con Reinhild Hoffmann un duetto che è memoria storica del `neoespressionismo’ degli anni ’60 e insieme sua declinazione linguistica attuale.