Quartetto Cetra

Il Quartetto Cetra è un complesso vocale italiano di musica leggera attivo in concerti, nel teatro musicale, alla radio, in televisione, nei dischi, per il cinema e per la pubblicità. I suoi componenti Giovanni detto Tata Giacobetti (Roma 1922 – ivi 1988), Virgilio Savona (Palermo 1920), Felice Chiusano (Fondi 1922 – Milano 1990) e Lucia Mannucci (Bologna 1920; moglie di Savona). Il membro più antico è Giacobetti, che guida il gruppo fin da quando si chiamava E.G.I.E., dai nomi dei primi componenti: Enrico Gentile, Giacobetti stesso, Jacopo Iacomelli e Enrico De Angelis. Lo stesso anno in cui si è formato, il 1941, il gruppo perde Iacomelli, al cui posto subentra Savona; Gentile (subentra Chiusano) e De Angelis (subentra la Mannucci): a seguito di tale assestamento il quartetto assume il nome di `Cetra’. L’apporto di Savona (diplomato in pianoforte all’Accademia di Santa Cecilia e avviato alla musica classica) imprime al complesso il suo stile tipico, influenzato dai Mills Brothers e dai Modernaires, cantanti con l’orchestra di Glenn Miller: la matrice risiede quindi nel jazz di tipo swing, sviluppato in modo originale fino alla citazione e alla parodia. Il debutto ufficiale avviene ai microfoni dell’Eiar nella rivista radiofonica Riepilogando (1941), e dopo la partecipazione a un Concerto Cora diretto dal M. Semprini, radiotrasmesso, comincia la notorietà.

Intanto i quattro intraprendono una attività teatrale in varietà e nell’avanspettacolo, passando nel dopoguerra alla rivista e alla commedia musicale, e riscuotendo grandi successi sia con gli spettacoli di Remigio Paone (con Garinei e Giovannini registi) che con quelli di Garinei & Giovannini come autori e produttori. Gli spettacoli più importanti cui hanno partecipato sono: Una notte a Madera di Albo Rubens, musiche Gorni Kramer (1945); Gran Baldoria di Garinei e Giovannini, autori anche delle riviste che seguono (salvo indicazione contraria); musica G. Kramer, con Elsa Merlini e Enrico Viarisio: `hit’ dei Cetra la canzone “Vecchia America” (1951); Gran Baraonda – o anche Baraonda – 1952, musica G. Kramer, con Wanda Osiris e Alberto Sordi: spiccano i numeri “In un palco della Scala” e “Un bacio a mezzanotte”, (quest’ultimo intonato insieme alla Osiris); Siamo tutti dottori di Age, Scarpelli e Verde, musiche Armando Trovajoli, con Billi e Riva: proposta della canzone “Vecchio grammofono” (1955); Carlo, non farlo musiche G. Kramer, con Carlo Dapporto e Lauretta Masiero: con un numero nostalgico e ironico, “La Milano-San Remo” (1956); Un trapezio per Lisistrata , musiche G. Kramer, con Nino Manfredi e Delia Scala: qui il Quartetto Cetra funge comicamente da coro greco (1958); Billi e pupe con Riccardo Billi: spicca il numero “Un disco dei Platters” (1958).

I Cetra svolgono intanto un’intensa attività televisiva, cominciando a collaborare con la Tv italiana fin dalle trasmissioni sperimentali del 1952. Tra le trasmissioni di maggior successo: “Buone vacanze” (1959-60), “Giardino d’inverno” (1961), “Studio Uno” (1961, 1962 e 1963), “Stasera i Cetra” (1964), “Il paese della musica” (1965) e altre. I Cetra incidono una enorme quantità di dischi, compiono numerose tournée, partecipano ad alcuni film (tra cui Marakatumba, ma non è una rumba di Admondo Lozzi, 1951), doppiano alcune pellicole di Walt Disney e cantano in alcuni programmi pubblicitari. Il Quartetto Cetra domina insomma il panorama dello spettacolo italiano per quasi cinquant’anni senza mai vedere offuscata la sua popolarità. I maggiori responsabili di tale successo sono Giacobetti, che scrive i testi delle canzoni, e Savona, che compone e adatta la musica, da solo o insieme a musicisti affermati come Gorni Kramer, Lelio Luttazzi e altri.

Il complesso si muove tra le canzoni originali e quelle riprese dal repertorio (specialmente americano) e adattate al loro virtuosismo vocale: per il tipo inconfondibile delle esecuzioni si tratta di canzoni sceneggiate, o canzoni coreografate, in cui al garbo e all’esattezza del contrappunto delle voci si unisce la capacità di `raccontare’ azioni con la mimica e la vis comica espressa soprattutto nei centoni. Ne fanno le spese il mondo della canzone, cantanti affermati, personaggi storici ed eroi di romanzi popolari, tutti amabilmente ed elegantemente presi per il bavero. Lungo tutta la loro carriera i Cetra non hanno mai cambiato stile. Alcuni parlano di ripetitività, altri di coerenza con le proprie caratteristiche: di sicuro non sono mai andati fuori moda perché non hanno mai seguito le mode.