Baudo

Dopo la laurea in Giurisprudenza Pippo Baudo fonda il Centro universitario teatrale di Catania dove prende parte a uno dei primi allestimenti italiani di Aspettando Godot (1955). Ben presto la passione per il teatro viene sostituita da quella della televisione dove debutta nel 1960 con Guida degli emigranti e Primo piano preludi a Settevoci (1965) programma che lo lancerà definitivamente. Dopo una lunghissima serie di successi televisivi (da Domenica in alle varie edizioni di Sanremo, da Fantastico a Serata d’onore ) nel 1996 ha tentato un ritorno al palcoscenico nello spettacolo autobiografico L’uomo che ha inventato la televisione scrittogli addosso da Pietro Garinei. Il flop miliardario ha chiuso dopo pochissime repliche quest’avventura. Pippo Baudo è stato anche direttore artistico del Teatro stabile di Catania.

Catania

La carica di direttore artistico del Teatro Stabile di Catania è stata assunta, tra gli altri, da Pippo Baudo (1988-97). L’identità artistica e culturale del teatro ha sempre privilegiato la produzione drammatica italiana, con particolare attenzione per le opere dei drammaturghi siciliani. L’interesse vivo per l’attualità della scena contemporanea ha fatto affiancare alle messe in scena delle opere di Pirandello, Verga (fra gli adattamenti si ricorda soprattutto quello di Mastro don Gesualdo , e de I Malavoglia), Rosso di San Secondo e Vitaliano Brancati, le rappresentazioni e gli adattamenti di numerose opere di L. Sciascia, G. Fava, G. Bufalino e V. Consolo. Due sono le sale a disposizione dello stabile: quella del teatro intitolato a Giovanni Verga e quella del Teatro Angelo Musco. Accanto all’attività produttiva, lo stabile promuove una significativa attività di animazione culturale del territorio, soprattutto in collegamento con l’Università. La Scuola di avviamento al teatro, inaugurata nella stagione 1993-94, per la formazione, l’aggiornamento e il perfezionamento professionale dei giovani attori, si inserisce all’interno di tale contesto, unitamente alle lezioni-spettacolo promosse nelle scuole nel tentativo di sviluppare la letteratura drammatica nella formazione primaria dei ragazzi.