Moretti

Moretti Marcello intraprende, non più giovanissimo, gli studi di recitazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Si diploma nel 1940 interpretando, nel saggio finale, l’ Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni, che rimarrà come un segno indelebile nel destino della sua carriera di attore. Dopo aver recitato in Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare (1941) è di nuovo Arlecchino goldoniano per la regia di Alberto d’Aversa, nel 1947 entra a far parte del Piccolo Teatro di Milano partecipando allo spettacolo inaugurale e collaborando a diversi progetti. Sempre nello stesso anno Strehler allestisce il suo Arlecchino con il proposito di valorizzare l’importanza della riforma goldoniana nel recupero della tradizione della commedia dell’arte. Moretti è il protagonista di questo progetto: interpretando Arlecchino nell’arco di tredici anni e portandolo in ventisei diversi Paesi del mondo, l’attore dedica quasi interamente la sua carriera allo studio di questo personaggio. Ne perfeziona l’interpretazione lavorando sulle sue doti di mimo e caratterista e, nel recupero di un repertorio di movenze, gestualità, espressioni di una tradizione secolare, compie una vera e propria riscoperta dello spirito della commedia dell’arte. Al di fuori del personaggio di Arlecchino, nella commedia goldoniana, Moretti interpreta con successo altri lavori del Piccolo Teatro, tra i quali sono da ricordare: Don Giovanni di Molière (1948), Questa sera si recita a soggetto di Pirandello (1949), L’amante militare di Goldoni (1951), Il revisore di Gogol’ (1953), L’anima buona di Sezuan di Brecht (1958). La sua ultima grande interpretazione da ricordare prima della morte è quella di Bérenger in Il rinoceronte di Ionesco del 1960.