Feliciani

All’età di vent’anni Mario Feliciani frequenta l’Accademia dei Filodrammatici di Milano e debutta nel gruppo Palcoscenico diretto da Paolo Grassi (1941); nel 1943 è con la compagnia Benassi-Carli e nel 1945 con la Borboni-Randone-Carnabuci-Cei diretto da O. Costa e R. Jacobbi. Ottiene il primo successo in La luna è tramontata di Steinbeck con la regia di Pandolfi nel 1946. In seguito si afferma nel repertorio classico nello specifico ruolo dell’antagonista. Nel 1947 è tra gli attori che inaugurano il Piccolo di Milano con L’albero dei poveri . Rimane al fianco e sotto la guida di Strehler per quattro stagioni fino al 1952, lavorando nelle più importanti produzioni. Interpreta così ruoli di rilievo nelle prime edizioni de I giganti della montagna (1947-48), La tempesta, Casa di bambola, Macbeth, Assasinio nella cattedrale, La famiglia Antropus, Il corvo, Il piccolo Eyolf, Oplà, noi viviamo, Emma (1951-52). Dal 1951 al 1955 è con Gassmann in Oreste di Alfieri, Amleto, Edipo re , Kean di Dumas e Ornifle di Anouilh. Dopo una parentesi televisiva torna a teatro con Maria Stuarda (1965) con la compagnia Proclemer-Albertazzi, Dal tuo al mio (1966) di Verga, Rose rosse per me (1967) di O’Casey, Elettra di Euripide e Golem di Fersen nella stagione 1969-70. Torna al Piccolo Teatro negli anni Settanta per l’allestimento Santa Giovanna dei macelli (1970-71) e in seguito per Le case del vedovo (1975-76). Nel 1973 interpreta Antigone di Sofocle a fianco di E. Aldini e La strega con la Proclemer. Nella sua lunga carriera ha lavorato molto anche nel cinema ricoprendo ruoli in importanti produzioni italiane ed internazionali: possiamo ricordare Ulisse con Kirk Douglas e Anthony Queen e I vinti con la regia di Antonioni. In televisione inoltre sono degne di nota le sue partecipazioni in Delitto e castigo , Il caso Maurizius e in Davide Copperfield.