Monti

Dopo aver esordito nel 1953 come cantante di blues e spirituals, Maria Monti debuttò nel 1955 come attrice con la compagnia di Elsa Grado allo Smeraldo di Milano, nell’avanspettacolo Quando spunta la luna all’Idroscalo , che la segnalò all’attenzione dei comici di rivista. La stagione seguente passò con la compagnia Tognazzi-Masiero, interpretando Uno scandalo per Lilli , parodia di una ragazza tifosa del jazz di New Orleans. Dopo la partecipazione allo spettacolo del Teatro stabile di Napoli La dolce guerra (regia di G. Di Martino), dove confermò la sua originalità di cantante-interprete dalla voce sensuale e dalla dizione incisiva, prende parte con G. Cobelli, al Teatro Arlecchino di Roma, a Can can degli italiani (1963), un’aspra parodia sull’attualità che le offrì l’occasione di esibire quella parte di sé fino allora celata al pubblico. Nelle stagioni del 1964-66 si presenta con P. Poli in Il candelaio e Il diavolo . Intensa anche l’attività nel cabaret con Giorgio Gaber e Nanni Svampa. Nel 1973 recita in Ambleto di Testori accanto a Franco Parenti e nel 1980 interpreta la principessa Himalaj in Operetta di W. Gombrowicz (regia di Antonio Calenda). Perfettamente a suo agio nel teatro leggero, nel 1984 affianca Gino Bramieri in Pardon monsieur Molière e nel 1987 è interprete de L’angelo azzurro di Aldo Trionfo e Alessandro Giupponi, dal romanzo omonimo di Heinrich Mann. E nel 1991 interpreta Maria d’amore, scritto personalmente con Patrick Rossi Gastaldi. Nel 1993 partecipa a Milanon Milanin con Paolo Rossi. Tra i film a cui ha preso parte vanno citati almeno Giù la testa di Sergio Leone (1971), Novecento di Bernardo Bertolucci (1976) e Oh Serafina! di Alberto Lattuada (1977).