Piper

Dopo gli studi artistici John Egerton Christmas Piper si dedica con successo alla pittura (anche come illustratore ed autore di decorazioni musive), seguendo le fascinazioni di Braque e Picasso, dell’astrattismo, del neo-romanticismo. Si occupa di teatro soltanto in seguito, esordendo con Trial of judge di S. Spender (regia di R. Doone, Londra, Unity Group Theatre, 1938). Nel 1947 fonda l’English Opera Group con il compositore B. Britten, diventandone uno dei suoi più fedeli interpreti ( Billy Budd , regia di B. Coleman, Londra, Covent Garden, 1951; Il giro di vite , regia di B. Coleman, Festival di Venezia, 1953; Albert Herring , regia di C. Graham, Londra, 1962). Giobbe di N. de Valois (Londra, Sadler’s Wells Ballet, 1948) è il primo grande successo, con costumi di cupa intensità e ambientazioni surreali che si ispirano efficacemente alle illustrazioni di W. Blake per il Libro di Giobbe da cui il balletto è tratto: il suo stile in effetti sfrutta proficuamente l’influenza della pittura (i costumi per Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, coreografia di W. Gore, Hammersmith, Lyric Theatre, 1951, sono irreali e fantasiosi, quasi astratti; quelli per Arlecchino in Aprile di Cranko, Londra, Sadler’s Wells Theatre Ballet, 1951, si accendono su un fondale scuro come allegri collages). Fortunati anche gli allestimenti per Don Giovanni di Mozart (regia di C. Ebert, Glyndeburne Festival, 1951), Buonanotte signora Puffin di A. Lovegrove (regia di A. Dove, Londra, 1961) ed il più recente Billy Budd di Britten ( regia di Anderson, San Francisco Opera, 1979). Negli ultimi anni è tornato alla pittura con grande vivacità creativa, partecipando ad esposizioni di rilievo internazionale.