Kipphardt

Figlio di un’attivista della resistenza internato in campo di concentramento, Heinar Kipphardt deve interrompere gli studi (filosofia, medicina, teatro) a causa della guerra; quindi lavora come medico assistente a Düsseldorf e Berlino. Stabilitosi a Berlino est, dal 1950 al ’59 è attivo come `dramaturg’ al Deutsches Theater: con Decisioni (Entscheidungen, 1952) e Shakespeare cercasi con urgenza (Shakespeare dringend gesucht, 1953) vince il premio nazionale della Rdt. In seguito, accusato di revisionismo, si trasferisce a Monaco dove, a partire dal 1960, lavora come scrittore indipendente, ottenendo fra l’altro il premio Hauptmann. Nel 1970-71 è primo drammaturgo ai Kammerspiele, dove fa rappresentare autori come M. Fleisser e Horváth, influenzando la generazione di Kroetz e Fassbinder; per contrasti di natura politica non gli viene però rinnovato il contratto. È considerato il principale rappresentante in Germania del teatro documentario impegnato; a volte, come nel caso di Il cane del generale (Der Hund des Generals, 1962), ha riscritto i propri racconti in forma drammatica. Marxista, sostenitore della funzione politica del teatro, Heinar Kipphardt si definisce un figlio del nazionalsocialismo e della guerra; questo è anche l’orizzonte storico della maggior parte dei suoi lavori. L’ascesa di Alois Piontek (Der Aufsteig des Alois Piontek, 1954) è a un tempo satira del miracolo economico tedesco e ritratto di una generazione che accetta la barbarie senza combattere. Nel 1955 K. entra in relazione con Piscator, ritornato dal suo esilio, sentendosi a lui affine sia dal punto di vista estetico che politico; comunque, in diversi dei suoi lavori migliori, da Sul caso Oppenheimer (In der Sache J. Robert Oppenheimer), messo in scena da Piscator alla Volksbühne nel 1964, sino a Fratello Eichmann (Bruder Eichmann), che nel 1982 solleva forti polemiche, è sensibile l’influenza di Brecht. Muore lavorando al manoscritto finale di quest’ultima opera.