Quaranta

Gianni Quaranta termina gli studi all’Accademia di belle arti di a Milano e comincia una feconda attività professionale che lo porta a lavorare in tutti i settori dello spettacolo. Nel cinema partecipa a importanti produzioni, fra le quali citiamo i film ispirati al melodramma: La Traviata (1982), Othello (1986), entrambi per la regia di F. Zeffirelli, Rigoletto (1982) di J.P. Ponnelle, Farinelli (1994) di G. Corbieau a cui venne assegnato il premio César (1995) per la migliore prodution design . Tra i suoi numerosi premi e riconoscimenti l’Oscar (1987) per il film A room with a view con la regia di J. Ivory. È direttore dell’allestimento tecnico del Teatro La Fenice di Venezia nella stagione 1972-73, si lega professionalmente a registi tra i quali Sonia Frisell, di cui ricordiamo le ultime produzioni scenografiche Aida di Verdi (Metropolitan 1988), Don Carlos di Verdi (Chicago 1989), e L. Ronconi, per le messinscena di Mosè di Rossini (Opéra 1983), Demophoon di L. Cherubini (Opera di Roma 1985) e Guglielmo Tell (Scala 1988). Con F. Crivelli cura le scenografie per spettacoli sia di lirica che di prosa, per M. Bolognini progetta tra gli altri le scene di Tosca di Puccini (Roma, Caracalla 1983). Artista polivalente ed eclettico elabora partendo dalla ricostruzione filologica della scena immagini e spazi che ci rimandano e ci fanno entrare nell’immaginario dell’incanto. L’onirismo della scena è a volte aiutato da mezzi tecnici – video, schermi di proiezione – ed il cinema entra nel teatro come nel caso del citato Guglielmo Tell ronconiano.