Paoluzi

Gianfranco Paoluzi studia il repertorio classico con Alexander Minz, Georgina Parkinson, Stanley Williams e debutta nei Balletti di Susanna Egri nel 1975. Danza poi con il Cullberg Ballet, il Balletto Nazionale Olandese e il Ballet Rambert, dove nel 1979 è Ariel in The Tempest di Glen Tetley e Arlecchino in Waining Moon di Christopher Bruce. Dal 1981 al 1987 danza a New York con l’Eliot Feld Ballet e la compagnia di Martha Clarke, con la quale collabora alla coreografia di Vienna: Lusthaus (1986). Nel 1987 crea per il Balletto di Toscana Elysios e Musica sull’Acqua, seguiti da La giara (Torino, Teatro Regio 1989), Sport (MaggioDanza 1990), Le Città Invisibili e Maximiliana (Introdans 1993), Das Marienleben (MaggioDanza 1994). Nel 1997 dirige il Ballet Ausburg per il quale ha creato Casanova: icosameron. Coreografo di stile neoclassico è autore di una danza di accurata eleganza formale, in cui il linguaggio della danse d’école è influenzato dalle innovazioni della modern dance e rivisitato con sottile ironia.