Cauteruccio

Protagonista del rinnovamento del teatro contemporaneo, Giancarlo Cauteruccio è riconosciuto in ambito nazionale ed estero per la sua ventennale attività artistica nei diversi campi della comunicazione. I suoi studi in architettura hanno fortemente segnato un approccio al teatro come spazio da strutturare con la luce e con il suono. Fondatore a Firenze del gruppo Il Marchingegno (1977) e poi insieme a Pina Izzi del Gruppo Multimediale Krypton (1982), l’artista calabro ha pionieristicamente creato spettacoli teatrali affidati talvolta completamente a elementi visuali (monitor, laser, neon) in spazi virtuali. Con Krypton ha realizzato anche ambientazioni e installazioni in spazi urbani, opere di teatro musicale, collaborando con Franco Battiato, Salvatore Sciarrino, Giusto Pio e Litfiba, e produzioni video (Corpo, premio Utaré; Centro Videoarte Ferrara, 1982). Ha inoltre svolto attività didattica in Italia e negli Usa. Come direttore artistico del Teatro Studio di Scandicci (dal 1992) ha curato la regia di L’ultimo nastro di Krapp (1991) di Samuel Beckett, prima tappa della trilogia dedicata all’autore irlandese seguita successivamente da Giorni felici (1995) e da Finale di partita (1998) tradotto in dialetto calabrese. Questo ultimo spettacolo (che lo ha visto anche interprete nel ruolo di Hamm accanto al fratello Flavio) ha riscosso unanimi consensi di pubblico e di critica, sia per la geniale regia che ha sfruttato appieno tutta la sua esperienza multimediale, ma anche per la felice coniugazione tra tessuto verbale e una fortissima carica gestuale.