Sarina

Il padre Antonio e il nonno Andrea, burattinai lodigiani, attivi dalla seconda metà dell’Ottocento, avevano incentrato il repertorio sull’epos medievale. Il repertorio di famiglia venne da Giuseppe Sarina elaborato e arricchito fino a comprendere oltre un centinaio tra drammi, commedie e farse: la più rappresentata fu comunque il ciclo carolingio dei Paladini e dei Reali di Francia che, diviso in puntate serali (fino a centoventi), rappresentava per un’intera stagione nella medesima piazza. Sarina – oggi considerato tra i maggiori esponenti del teatro dei burattini italiano – lasciò ufficialmente l’attività nel 1958, continuando fino alla morte a riordinare il prezioso patrimonio raccolto (centinaia di burattini, copioni, partiture, scenari, materiali teatrali, e una ricca biblioteca), ora custodito dagli eredi.

Monticelli,

La famiglia Monticelli opera nel teatro dei burattini e delle marionette da cinque generazioni. Il capostipite fu, nei primi anni dell’Ottocento, Ariodante, di origine piemontese. Il più famoso della famiglia fu Otello (1905-1991). Otello fu anche il primo a dedicarsi con grande successo al teatro dei burattini, continuando anche a manovrare le marionette nelle famose compagnie di Enrico Novelli (fantocci lirici Yambo) e in quella dei Podrecca. In questa attività fu affiancato dai figli William (1930-1992), Loredana (1931) e Mirca (1936). Oggi l’attività con i burattini di tradizione emiliana prosegue con i figli di William, Andrea (1958) e Mauro (1961), che nel 1979 costituiscono la compagnia Teatro del Drago.