Branciaroli

Nel 1968 Franco Branciaroli si iscrive alla Scuola del Piccolo Teatro e si afferma ben presto come uno dei talenti più originali della scena italiana interpretando nel 1970Toller di Dorst con la regia di Patrice Chéreau. Lavora in seguito con Aldo Trionfo ( Gesù , dalla sceneggiatura del film di Dreyer, 1974; Nerone è morto, 1975; Bel Ami), Carmelo Bene (uno storico Faust di Marlowe), Gianfranco De Bosio, Luca Ronconi (La torre, 1980) prima di trovare il sodalizio definitivo con ? Giovanni Testori (Confiteor nel 1986; In Exitu, Verbò, Sfaust nel 1989). Per mettere in scena i testi dell’autore milanese fonda la Compagnia degli Incamminati, con cui realizza quasi tutti i suoi spettacoli e partecipa a diverse edizioni del Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione (Assassinio nella Cattedrale; un’imponente Antigone, di cui cura anche la regia, 1991). Nel 1993 è protagonista di un apprezzato Cyrano de Bergerac con la regia di Marco Sciaccaluga e di una La bisbetica domata in cui divide la scena con Mariangela Melato. Provoca scandalo, nel 1996, interpretando il ruolo femminile di Medea diretto da Luca Ronconi. Irruento e passionale, Branciaroli vive con Testori la sua grande, irripetibile stagione, fatta di drammaticità e sacralità. Attore di grande vigore, dà il meglio di sé nei ruoli in cui può imporre la propria vocazione di protagonista assoluto.