Abatantuono

Diego Abatantuono nasce come cabarettista al Derby di Milano dove si impone a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 con le sue irresistibili improvvisazioni e soprattutto nella Tappezzeria (assieme a Boldi, Porcaro, Faletti e altri), un originale spettacolo-contenitore scritto da E. Jannacci e B. Viola, poi portato anche in teatro.

Le sue due anime, quella pugliese delle origini e quella milanese della sua formazione, sono gli elementi fondamentali per la creazione dei suoi personaggi. Quello più popolare, il “terrunciello”, in cui convivono tradizionalismo e anticonformismo, ne decreterà il definitivo successo sia cinematografico (Fico d’India, I fichissimi e Eccezzziunale veramente; 1980, 1981 e 1982) che televisivo. Con una buona prova teatrale, che sottolinea invece i tratti più drammatici e sensibili, l’attore è un originale Sganarello nel Don Giovanni di Molière diretto da Mario Morini (1984). Ma è nel cinema che Abatantuono dà certamente il meglio di sé lavorando con registi come Luigi Comencini, Pupi Avati e Giuseppe Bertolucci.

La fama internazionale viene infine decretata dal sodalizio con Gabriele Salvatores con cui interpreta, tra gli altri, Mediterraneo , premio Oscar come miglior film straniero nel 1992.