Szondi

Di origine ebraica, Peter Szondi subì la deportazione nel campo di concentramento di Bergen-Belsen; è stato professore universitario a Berlino, Gottinga e Heidelberg. Allievo di Steiger, nella sua formazione furono importanti anche i lavori di Lukács, Benjamin e Adorno. Szondi sviluppa un concetto di ermeneutica in cui critica, poetica e riflessione filosofica si pongono in un rapporto di integrazione reciproca. Da qui la sua posizione polemica sia nei confronti del circolo ermeneutico di Heidegger, sia verso il pensiero di Dilthey, a cui contrappone la ripresa di un’idea totale dell’opera, ispirata innanzitutto dall’ Estetica di Hegel. In particolare ricordiamo i suoi saggi dedicati al teatro: Teoria del dramma moderno (1956); Saggio sul tragico (1961); La teoria del dramma borghese nel secolo XVIII (primo volume delle Lezioni, 1973-1974).