Squarciapino

Dopo gli studi classici, Franca Squarciapino si dedica come attrice al teatro, ottenendo una borsa di studio dalla televisione. Il suo debutto in teatro come costumista avviene al fianco di E. Frigerio nel 1972 per lo spettacolo Re Lear di Shakespeare al Piccolo Teatro di Milano con la regia di G. Strehler, per il quale allestisce i costumi del Temporale di Strindberg (1980), Minna von Barnhelm di Lessing (1983), Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni (1987). Tra gli innumerevoli spettacoli costruiti per il teatro d’opera sempre con le scene di E. Frigerio e la regia di G. Strehler ricordiamo Le nozze di Figaro (1981, costumi) e Don Giovanni (1987, costumi) di Mozart alla Scala di Milano. La sua intensa attività di costumista la porterà a lavorare nei diversi campi dello spettacolo (ottenendo fra l’altro per il cinema, il premio Oscar ai costumi, nel 1991 per il film Cyrano di Bergerac ), con registi di riconosciuta fama tra i quali, ancora Strehler – per Lohengrin di Wagner alla Scala e il Fidelio di Beethoven (Scala e Parigi, Châtelet 1990) – L. Ronconi, N. Espert, G. Deflo, L. Pasqual, L. Cavani, V. Puecher, A. Konchalowsky, R. Planchon. Per B. Wilson disegna i costumi per Medea-Medée a Lione e a Parigi. Collabora nel balletto con Nureyev, Grigorovic, C. Hoyos, si cimenta anche in un musical, Can Can con la coreografia di R. Petit. Tra le sue ultime collaborazioni per il melodramma ricordiamo i costumi per Così fan tutte di Mozart con la regia di Strehler al Piccolo Teatro (1998), e lo spettacolo di riapertura del Teatro Massimo di Palermo con Aida di Verdi, per la regia di N. Noel (1998). Nei suoi costumi, particolari sono gli abbinamenti di colore dei tessuti, tono su tono sempre armoniosi e di grande eleganza. La ricerca dei dettagli e la fedeltà storica del taglio lasciano spazio all’invenzione fantastica con materiali non convenzionali.