Self

Esponente della seconda generazione postcunninghamiana, si esibisce al The Kitchen newyorkese negli anni ’70, cura poi per Robert Wilson le coreografie della sezione olandese (Rotterdam, 1983) e di quella italiana (Roma, 1984) dell’opera multidisciplinare The Civil Wars . Crea brani come The Mozart Pieces , Urban Glance , Between Lives (1986). Considerato un enfant terrible della coreografia, è autore ironico e non privo di eccentricità nel parodiare lo stile barocco.