Sanguineti

Professore universitario di letteratura italiana dal 1970 (a Salerno e Genova), l’opera di Edoardo Sanguineti nasce e si sviluppa sotto il segno della nuova avanguardia a cui partecipa collaborando al “Verri” e al Gruppo 63. Le raccolte poetiche Laborintus (1959), Erotopaegnia (1961), Purgatorio de l’inferno (1964), T.A.T . (1968), Winwarr (1972), Bisbidis (1987), Senza Titolo (1992) testimoniano l’ossessione filologica, il pluriliguismo in funzione onirica e grottesca, la contaminazione tra ricerca scenica, musicale, pittorica. Rilevante nella sua opera la produzione di testi per il teatro (per il quale ha tradotto anche numerosi classici): K e altre cose (1962), Teatro (1969), in cui giunge a una totale desemantizzazione della parola, usata in maniera strumentale sul modello di una partitura musicale. La collaborazione di Sanguineti con musicisti, in modo privilegiato con L. Berio (Passaggio, Laborintus Due) data dai primi anni ’60. Prosegue fino ad accostare il linguaggio poetico alla musica di largo consumo e legata alla cultura giovanile, come nel lavoro sul rap con A. Liberovici (le sceneggiature-partiture Rap, Sonetto, Macbeth Remix , Festival di Spoleto 1998), dove il rap è tecnica ritmica, musicale e del discorso verbale, «modo paradossale per recitar cantando». Sono inoltre di Sanguineti le sceneggiature-drammaturgie-testi di Orlando furioso per la regia di L. Ronconi, di Commedia dell’inferno per i Magazzini Criminali, con la regia di Tiezzi.