Roussin

Dopo aver lasciato gli studi di diritto, André Roussin muove i primi passi come attore di teatro a Marsiglia nella Compagnie du Rideau gris. Dalla sua città natale si allontana per recitare nella Compagnie des Quatre Saisons a New York. Nel 1941, grazie a un’eredità, riesce a mettere in scena la sua prima commedia, Am-Stram-Gram , a Aix-en-Provence. Il successo gli apre le porte dei teatri parigini. Il tono è quello della farsa, il ritmo e lo humour ricordano quelli delle gag dei fratelli Marx. Ai dialoghi brillanti, Roussin unisce una pungente ironia delle convenzioni che reggono i rapporti nella società: in La petite hutte (1947), marito e moglie si trovano su un’isola deserta con l’amante di lei; in Nina (1949) un marito, deciso a uccidere l’amante della moglie, finisce per diventarne il miglior amico; in Les ouefs de l’autruche (1948) affronta il tema dell’omosessualità; in La mamma (1957) quello dell’impotenza. Roussin smaschera l’ipocrisia e i pregiudizi che sostengono la rispettabilità della famiglia borghese con gli strumenti del teatro boulevardier; è lontano dall’avanguardia e in una riflessione sul teatro, Lettre sur le théâtre d’aujourd’hui (1965), si lamenta dell’eccessiva influenza di Brecht sui registi contemporanei. Nel 1973 entra a far parte della Académie française.