Ricci

Nata e cresciuta nell’ambiente teatrale (il nonno era Ermete Zacconi, il padre Renzo Ricci, la madre Margherita Bagni), prima moglie di V. Gassman da cui ebbe una figlia (l’attrice P. Gassman), Nora Ricci debutta con la compagnia del Teatro delle Arti nella stagione teatrale 1943-44. Successivamente entra a far parte della formazione Adani-Calindri-Carraro-Gassman, con cui interpreta trentacinque commedie. Lavora fino al 1953 nella compagnia Ferrari-Pilotto-Tofano ( Il giardino dei ciliegi di Cechov, Il volto e Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello). Nello stesso anno recita in Medea di Euripide per la regia di Visconti, quindi si ritira dalle scene fino al 1958. Riprende la sua attività debuttando nel teatro leggero al fianco di F. Valeri e V. Caprioli. È in questi anni che giunge a maturazione la sua vocazione al grottesco e alla parodia che, da un lato, trova espressione nel teatro satirico-cabarettistico di Valeri e Caprioli ( Lina e il cavaliere, Le catacombe ), dall’altro sfocia nella vena critico-ironica degli spettacoli della compagnia De Lullo-Valli-Falk-Albani ( Sesso debole di Bourdet, Anima nera di Patroni Griffi, Le morbinose di Goldoni, Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello, Victor o i bambini al potere di Vitrac). Nel 1967 viene chiamata da Visconti per Egmont di Goethe al Maggio musicale fiorentino; nel 1968-1969 recita nella compagnia Morelli-Stoppa ( Vita col padre , Lascio alle mie donne di D. Fabbri), mentre nel 1971 è nuovamente al fianco di F. Valeri in Il coccodrillo . Notevole la sua attività cinematografica, della quale sono da ricordare le esperienze con Visconti ( Bellissima , 1951; La caduta degli dei , 1969; Morte a Venezia , 1971; Ludwig , 1973) e con Germi ( Signore e signori , 1965). Rilevanti anche le sue apparizioni televisive ( Le sorelle Materassi ).