Raboni

Poeta raffinato, di forte tensione morale e di personalissime tensioni stilistiche (Le case della Vetra ; 1966; Cadenza d’inganno, 1975; Nel grave sogno, 1982; Canzonette mortali, 1986; Ogni terzo pensiero, 1993; Quare tristis, 1988), Giovanni Raboni è una delle personalità più autorevoli dell’odierno panorama letterario italiano. Ha lavorato nell’editoria, è stato critico cinematografico e direttore della rivista “L’Illustrazione italiana”, negli anni ’70. È traduttore abilissimo dal francese: Flaubert ( L’educazione sentimentale ), Baudelaire (I Fiori del male), Apollinaire (Bestiario) e la versione intera di Alla ricerca del tempo perduto di Proust. Per quanto concerne il teatro, ha tenuto la critica teatrale del “Corriere della Sera” dal 1987 al 1998 e ha tradotto finora tre testi, tutti rappresentati: Fedra di Racine (regia di L. Ronconi, 1985, con Anna Maria Guarnieri; Torino 1984); Partage de midi di Claudel (regia di A. R. Shammah, Milano 1987-88), Ruy Blas di Victor Hugo (regia di L. Ronconi; Torino 1996) e Le false confidenze di Marivaux (regia di M. Sciaccaluga; Genova 1997).