Obaldia

In Génousie (1960) – la sua prima pièce teatrale – inventa un suo linguaggio, il genusiano: caratteristica dell’intera produzione di O. è l’elaborazione del tessuto linguistico, attraverso giochi di parole e la creazione di aforismi assurdi, fino al completo stravolgimento della comune sintassi. All’aspetto linguistico si affianca la componente parodistica, che rompe le convenzioni. O. si prende gioco dell’entusiasmo per i viaggi spaziali in Le cosmonaute agricole (1965), del genere western in Du vent dans les branches de sassafras (1965), del perbenismo borghese in Edouard et Agrippine (1967) e in Les bons bourgeois (1981). Ha vinto il Gran premio dell’Académie française per il teatro (1985) e il Grand prix littéraire dramatique della città di Parigi (1991).