Nureyev

Figura centrale della danza del secondo Novecento, Rudolf Hametovic Nureyev ha iniziato lo studio delle danze folcloristiche a Ufa in Baskiria, dove è cresciuto in una famiglia musulmana di origine tatara. Dal 1955 al ’58 ha studiato all’Istituto coreografico di Leningrado con Aleksandr Ivanovic PuškiNureyev Entrato nel Corpo di ballo del teatro Kirov, è diventato presto solista e si è messo subito in luce per le sue qualità di danzatore, oltre che per la sua personalità indipendente e ribelle. Nel periodo passato al Kirov ha interpretato i principali titoli del repertorio russo e sovietico, da La bella addormentata a Laurencia , accumulando esperienze e conoscenze che utilizzerà poi negli anni passati in Occidente. Insofferente della disciplina e del clima repressivo sovietico, nel 1961, durante una delle prime tournée del Kirov in Occidente, ha clamorosamente abbandonato la compagnia all’aeroporto Le Bourget di Parigi, dando vita a uno scandalo politico internazionale, rimbalzato su giornali e televisioni di tutto il mondo. Da quel momento Nureyev è diventato, oltre che un famoso ballerino, una pop-star spesso sulle prime pagine di quotidiani e rotocalchi. Sono divenuti famosi i suoi abbigliamenti stravaganti, i comportamenti scandalosi, la libertà sessuale: tutti elementi che ben si adattano al clima libertario degli anni ’60. Subito dopo la fuga in Occidente ha danzato con la compagnia del Marchese de Cuevas, per poi passare a Copenaghen dove ha approfondito la tecnica classica e lo stile Bournonville con Erik BruhNureyev Dal 1962 è stato ospite del Royal Ballet e ha fatto coppia fissa con Margot FonteyNureyev Per loro hanno creato i migliori coreografi: Frederick Ashton con Marguerite et Armand, Roland Petit con Paradise Lost , Martha Graham con Lucifer.

Dopo un decennio trascorso principalmente con il Royal Ballet, le sue condizioni tecniche si sono notevolmente abbassate (Nureyev ha incominciato tardi lo studio della danza classica, soltanto a sette anni); ma ormai è diventato una star internazionale, ha attraversato così i teatri del mondo di trionfo in trionfo, lavorando con molti coreografi, da Balanchine (Le bourgeois gentilhomme ) a Lacotte (Marco Spada) e con le principali étoile del momento, come stella ospite di grandi compagnie e con un suo gruppo intitolato Nureyev and Friends. Sono anni caratterizzati da una irrefrenabile bulimia di danza e di sesso. Nel 1977 è apparso come protagonista nel film Valentino di K. Russell. Nel 1983 è stato chiamato da Jack Lang, ministro francese della cultura, alla direzione del balletto dell’Opéra di Parigi, carica che ha tenuto sino al 1990. Ma il potere sovietico non ha perdonato il suo `tradimento’ e la diplomazia di Mosca ha compiuto pesanti passi (come ha poi rivelato Lang) affinché quella nomina non avvenisse. Gli anni all’Opéra sono stati un periodo di litigi, ma indubbiamente fruttuosi per la compagnia parigina che sotto la direzione di Nureyev è tornata allo splendore di un tempo. Come coreografo Nureyev si è messo in luce presto come ricostruttore dei classici russi: l’atto delle ombre dalla Bayadère con il Royal Ballet (1963), Raymonda (1964), Il lago dei cigni (1966, di cui resta una versione video con Margot Fonteyn), Romeo e Giulietta (che danza anche alla Scala con Carla Fracci), Don Chisciotte – (filmato nel 1973), Lo schiaccianoci , La bella addormentata . Le sue versioni sono rimaste nei repertori dei principali teatri, compresa la Scala che mantiene nella redazione di Nureyev i tre balletti di Cajkovskij. Fra le sue creazioni originali si segnalano Manfred , Washington Square , una Cenerentola ambientata negli anni ’30 a Hollywood. Protagonista di importanti video di danza (I’m a Dancer, Nureyev), è stato un danzatore dal destino drammatico; ha passato gli ultimi anni della sua vita continuando a esibirsi, anche quando il livello tecnico e la debolezza fisica non gli permettevano più di raggiungere i livelli di un tempo. Il suo ultimo trionfo, nell’ottobre del 1992, è stato all’Opéra di Parigi, quando ha realizzato il suo sogno: rimontare integralmente il balletto Bayadère. Una serata memorabile in cui, al termine dello spettacolo, è apparso in palcoscenico a ringraziare il pubblico, magrissimo e sorretto dai danzatori. È stata la sua ultima apparizione pubblica.