Moore

Dagli anni ’30 aderisce al gruppo surrealista ma elabora uno stile personale rifacendosi soprattutto alle culture primitive. Le sue sculture biomorfiche si avvicineranno sempre più al limite dell’astrazione delle forme pur rimanendo fedele alla figura umana. Sono state utilizzate come scenografia del Don Giovanni di Gian Carlo Menotti nel 1967, con lo scopo di ritmare la scena e intensificare la qualità tragica del canto.