Micol

Laureato in legge, Pino Micol si trasferisce a Milano dove studia alla scuola del Piccolo Teatro. Nel 1975 è protagonista dello spettacolo Stefano Pelloni detto il Passatore , una regia di Maurizio Scaparro per lo Stabile di Bologna. Seguono anni shakespeariani con uno spoglio e intenso Amleto che replica per tre anni e passa anche dal piccolo schermo, e un Riccardo II . È anche un intenso Giasone al fianco di Irene Papas in Lunga notte di Medea di C. Alvaro. Nel 1978 interpreta Cirano di Bergerac di Rostand sempre con la regia di Scaparro. Nel 1983 è al fianco di Peppe Barra in Frammenti teatrali del Don Chisciotte . Ancora con Scaparro, interpreta Il fu Mattia Pascal da Pirandello al Teatro di Roma (stagione 1986-87) e Vita di Galilei di Brecht (stagione 1988-89). Nel 1989 al festival di Spoleto rievoca, in veste di difensore, alcuni clamorosi fatti di cronaca in La parola alla difesa . Seguono alcune produzioni targate Veneto Teatro: Le sorprese dell’amore di Marivaux, regia di Sequi, con Ottavia Piccolo (1990) e, nel 1991, a fianco di Gianna Giachetti, il nuovo Edipo di Renzo Rosso, ispirato al mito del re di Tebe, di cui è regista e interprete.