Mastroianni

Marcello Mastroianni inizia giovanissimo con comparsate in film negli anni ’40. Più tardi, iscritto alla facoltà di economia e commercio, calca le scene con i gruppi del Centro universitario. Luchino Visconti lo nota subito per la sua «entusiastica inesperienza» e gli affida i primi ruoli di rilievo, già in Rosalinda o come vi piace (1948) e in Troilo e Cressida di Shakespeare e Oreste di Alfieri (1949); seguono poi ruoli importanti in Un tram che si chiama desiderio (1949) di Williams, Morte di un commesso viaggiatore (1951) di Miller, La locandiera (1952) di Goldoni, Le tre sorelle (1952) e Zio Vanja (1956) di Cechov. Nel frattempo il cinema a cui dedicherà gran parte della sua attività e le sue più belle interpretazioni, anche in ruoli comici, gli darà risonanza internazionale sia come simpatia, capacità e varietà interpretativa sia come simbolo italiano di sex-appeal. E M. saprà portare con molto garbo e ironia il peso e il ruolo di questa sua `leggenda di attore’, Fellini farà di Marcello il suo interprete ideale (La dolce vita, 1960; 8 e mezzo, 1963; La città delle donne, 1979; Ginger e Fred, 1986), una sorta di alter-ego cui affidare figurativamente proiezione autobiografica e idealizzazione fantastica.

Mastroianni torna in teatro nel 1966 nel personaggio di Rodolfo Valentino, Ciao Rudy, la commedia musicale di Garinei e Giovannini; e nel 1984 in un duetto indimenticabile con Natasha Parry per la regia di Peter Brook in Cin Cin al Teatro di Montparnasse a Parigi. Grandissima è la sua interpretazione, nel 1987, in Partitura incompiuta per pianola meccanica, quando viene diretto dal regista russo Nikita Michalchov che già aveva diretto il film omonimo (1976), sempre ispirato al Platonov cecoviano; ma è nel palcoscenico che recupera la lezione giovanile di Visconti filtrandola con il suo innato umorismo. Umorismo che, maturato e venato di consapevolezza esistenziale, trasferirà con toni sottili e melanconici nell’ultima sua interpretazione, quella dell’anziano pensionato che chiude con la vita in Le ultime lune di Furio Bordon, recitato dal 1994 fino a pochi mesi prima di morire.