Maglietta

Dotata di intensa carica interpretativa, Licia Maglietta ha svolto diversi ruoli nel teatro, nella danza e nel cinema. Dopo la laurea in architettura nel 1981 entra a far parte del gruppo Falso Movimento prima (Tango glaciale, 1982; Febbre gialla, 1984, di cui ha curato anche la regia; Ritorno ad Alphaville, 1986) e poi di Teatri Uniti (Seconda generazione, 1988; L’uomo dal fiore in bocca, 1990; Rasoi, 1991; Insulti al pubblico, 1991, coregia insieme ad Andrea Renzi; Riccardo II, 1993). Dopo una lunga parentesi con Carlo Cecchi, che l’ha diretta in La locandiera (1993) e Leonce e Lena (1994), ritorna al teatro con uno spettacolo tutto suo, Delirio amoroso (drammaturgia, regia e interpretazione; 1995-96), nato dall’incontro fulminante con la poetessa Alda Merini. Lo spettacolo, monologo sulla vita della Merini, donna marchiata dall’esperienza manicomiale, è una delle prove più significative dell’attrice napoletana. La sua ultima interpretazione in teatro è in Caligola (1997) con la regia di Elio De Capitani. Anche il cinema l’ha vista felice interprete di ruoli carismatici: Nella città barocca (1995), Morte di un matematico napoletano (1992), Rasoi (1993), L’amore molesto (1995) con la regia di Mario Martone, Rdf di Claudio Camarca (1996) e Le acrobate di Silvio Soldini (1997).