Lupo

Lupo Alberto ebbe i suoi esordi tatrali nel 1946 al Centro sperimentale `L. Pirandello’ di Genova, allora importante vivaio di attori e registi, dove rimase fino al 1952. Notato da Giorgio Strehler, fu scritturato al Piccolo Teatro, dove, per una breve ma intensa stagione, dal 1952 al 1953, partecipò a Elisabetta d’Inghilterra di Bruckner, a Elettra di Sofocle, a Il revisore di Gogol, a L’ingranaggio di Sartre, a Sacrilegio massimo di Stefano Landi Pirandello, a Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. Nel 1953-54 è con Gino Cervi (Cyrano di Bergerac regia di Rouleau); nella stagione 1954-55 è uno dei protagonisti di Corte marziale per l’ammutinamento dei Caine , regia di Luigi Squarzina. E, nel 1955, Anton Giulio Majano lo vuole in televisione per il ruolo del giovane professore di Piccole donne : è l’inizio di uno strepitoso successo, soprattutto tra il pubblico femminile, affascinato dalla sua voce profonda e suadente. Interpretò una ventina di teleromanzi (tra i più noti: Capitan Fracassa , Padri e figli , Il vicario di Wakefield , Le due orfanelle , Una tragedia americana , I Giacobini ), fino al popolarissimo sceneggiato La cittadella (1964), grazie al quale, nella parte del dottor Manson, divenne uno dei simboli della tv romantica. Si propose anche nelle vesti di garbato presentatore in spettacoli leggeri, come Teatro 10 (1971), dove interpretò con Mina la famosissima “Parole parole”.