Lassalle

Inizialmente studente del conservatorio, Jacques Lassalle fonda nel 1967 lo Studio-Théâtre Vitry, dove si occupa della rivisitazione di alcuni classici ancora poco conosciuti in Francia (Goldoni con Le baruffe chiozzotte , Bilora e Il parlamento di Ruzante) e, parallelamente, della diffusione dell’opera di autori contemporanei come Kundera, Vinaver, Anna Seghers, Henkel. Dopo qualche anno si dedica in prima persona alla scrittura per il teatro – che egli designa con l’espressione «teatro al presente e non del quotidiano» – con Jonathan des années trente , Un couple pour l’été , Le soleil entre les arbres , Un dimanche indécis dans la vie d’Anna , Avis de recherche. Parallelamente L. porta avanti l’attività di docente all’università Sorbonne-Paris III (fino al 1971) e al Conservatorio nazionale delle arti drammatiche (1969-’71). Gli anni tra il 1981 e il 1983 sono particolarmente fertili: realizza, per la Comédie-Française, La locandiera di Goldoni e I villeggianti di Gor’kij e, per l’Opéra di Parigi, Lohengrin di Wagner e Lear di Aribert Reimann. Nel 1983 gli viene inoltre affidata la carica di direttore del Teatro nazionale di Strasburgo (Tns) e della Scuola delle arti drammatiche. Al Tns realizza, tra le altre opere, un memorabile Tartuffe con Dépardieu e Périer. Nel suo repertorio Goldoni continua ad avere un’importanza fondamentale, accanto a Marivaux, Lessing, Ibsen e Molière. Tra i suoi collaboratori più assidui, gli attori Hubert Gignoux, Maurice Garrel e Emmanuelle Riva, Vinaver per la scrittura, Kokkos e Sire per la scenografia e i costumi. Nel 1990 viene nominato amministratore generale della Comédie-Française. Ultimato il suo incarico, torna alla libera professione di regista.