Kott

Nel 1961 il libro di Jan Kott Shakespeare, nostro contemporaneo apre una nuova prospettiva nella lettura del drammaturgo inglese; Kott propone un’interpretazione anticlassica, che accentua la componente barbara e violenta insita nel carattere popolare e plebeo del teatro elisabettiano. A questa visione si ispirò Peter Brook nella messa in scena di Re Lear (1962), esempio di quel teatro rozzo e non letterario (‘rough theatre’), in cui ogni elemento, dalla scena ai caratteri dei personaggi, viene portato all’essenzialità. Tra le altre pubblicazioni di Kott è da ricordare il saggio sulla tragedia greca Mangiare Dio (1970).