Jerkovic

Attivo soprattutto negli anni ’50 e ’60, in Italia oltre che in patria. Le prime esperienze sono nel segno del realismo europeo del dopoguerra: al Teatro nazionale di Zagabria dal 1954 al ’58 e poi, come regista stabile, al Teatro Komedia. A partire dal 1957 inizia un lungo e proficuo sodalizio con il Teatro universitario di Parma, dove cura la regia di testi di Beckett, Jarry, Gogol’, Rabelais e Svarc; tra gli autori italiani frequenta e mette in scena Pasolini ( Uccellacci e uccellini ) e Fo ( La colpa è sempre del diavolo ). Negli anni ’60 il realismo sfuma nell’apologo politico, l’impegno prende la via della metafora; nel 1964 presenta Romolo il grande di Dürrenmatt a Düsseldorf e, nel 1966 , La cimice di Majakovskij a Milano. In seguito torna a lavorare prevalentemente in patria, dove fonda il Teatro universitario sperimentale e il Gruppo teatrale Koncar.