Hoecke

Artista poliedrico, che da anni sperimenta con il suo Ensemble una forma di teatro totale, dove danza, recitazione, canto, musica e altre espressioni si fondono in un insieme armonico. Come danzatore Micha van Hoecke ha fatto parte del Ballet du XXème siècle diretto da Maurice Béjart, dove matura alcuni passaggi artistici fondamentali. Solista in numerose creazioni di Béjart, H. inizia a dedicarsi alla coreografia nel 1971; nel 1979 diviene direttore artistico della scuola Mudra fondata da Béjart, di cui diventa stretto collaboratore. Nel 1981 fonda il Ballet Théâtre Ensemble, gruppo di danzatori scelti, con personalità variegate, unite da una tecnica forte e limpida. Per loro crea la maggior parte dei suoi molti lavori, caratterizzati da una sensibilità spesso malinconica e struggente e da una notevole capacità di orchestrare i singoli talenti. Tra le sue coreografie: Monsieur Monsieur (con cui l’Ensemble ha esordito ufficialmente nel 1982), Doucha, La dernière danse. Nel 1986 l’Ensemble è ospite residente del festival di Castiglioncello, per il quale vengono prodotti, tra gli altri, Prospettiva Nevskij, Guitare, Il violino di Rotschild, mentre dal 1995 l’Ensemble ha sede presso il Teatro Verdi di Pisa. Intensa è anche la collaborazione (dal 1990) con Ravenna Festival, dove Micha van Hoecke debutta nella regia lirica con La muette de Portici di Auber (1991), vince il Premio della critica italiana nel 1992 per Adieu à l’Italie , e crea inoltre Orpheus e Pulcinella (1996) con Luciana Savignano e Pèlerinage (1997). È del 1998 il Pierrot lunaire per Alessandra Ferri e Maximiliano Guerra e il suo Ensemble. Dal 1997 è coordinatore artistico per il ballo al Teatro Massimo di Palermo, dove è in preparazione un nuovo allestimento (I sette peccati capitali) per il 2000. Nell’ottobre 1998 è interprete a Torino (accanto a Carla Fracci) di Oh, les beaux jours di Béjart.