Grossi

Pasquale Grossi frequenta la facoltà di architettura di Roma svolgendo contemporaneamente il suo apprendistato come assistente di Mischa Scandella e in seguito di Pierluigi Sammaritani. Ha debuttato al Festival dei due mondi a Spoleto ideando scene e costumi per Prima la musica poi le parole di Salieri con la regia di G. Menotti (1975) con il quale collabora assiduamente negli anni a seguire, creando la messinscena per Pellèas et Melisande di Debussy (Genova, Teatro Margherita 1981-82). Tranne alcune collaborazioni nel teatro di prosa con De Bosio (L’avaro di Molière) la sua attività si svolge soprattutto nel teatro lirico che gli è congeniale per la varietà degli interessi e delle possibilità espressive date dalla presenza della musica. Particolarmente importanti sono le collaborazioni con i registi: Ronconi per I vespri siciliani di Verdi; Puecher per La pietra del paragone di Rossini e Scene dal Faust di Goethe di R. Schumann (Teatro La Fenice Venezia 1984), Orlando di Handel (Teatro La Fenice 1985) e A. Fassini per cui disegna tra l’altro scene e costumi per L’Ormindo di F. Cavalli e Orfeo ed Euridice di Gluck. Interessanti sono le sue produzioni per il teatro di musica contemporanea come il Riccardo III di F. Testi con la regia di V. Puecher (Teatro alla Scala di Milano 1987), Cailles en sarcophage di S. Sciarrino per la regia di G. Marini (Venezia Teatro Malibran 1979) e Juana la loca e Goya entrambi di G. Menotti regia del medesimo. Le sue progettazioni sono caratterizzate da una interpretazione non realista dell’opera, ci suggeriscono la vicenda attraverso citazioni stilistiche simboliche.