Griffiths

Con la satira e la forza retorica dell’ironia si confronta con la filosofia marxista e propone un teatro impegnato. Negli anni Settanta aderisce alla Compagnia 7:84, fondata da John McGrath. Nel trattare temi come la divisione in classi, i limiti insiti nel riformismo e nella rivoluzione, le lotte della classe operaia, G. usa la comicità come arma politica, restando così drammaturgo di frontiera tra coloro che praticano il genere comico (Orton, Barnes), e gli autori di teatro più propriamente politici (Brenton, Edgar). Ottiene un certo riconoscimento con Occupations (1970), nella produzione della Royal Shakespeare Company, mettendo in scena uno sciopero degli anni venti alla Fiat in Italia che gli permette di esplorare le teorie ideologiche di Gramsci, in particolare il ruolo marxista del teatro nella società borghese. Tra i suoi lavori si ricordano The party (1973); il lavoro metateatrale Comedians (1975) il più apprezzato della sua produzione (visto in Italia nell’adattamento del Teatro dell’Elfo, adattato da Gino e Michele, con la regia di Gabriele Salvatores); Real dreams (1984) opera specificamente designata per un pubblico americano; e Piano (1990) che sfrutta personaggi e situazioni cecoviane. Dopo gli esordi, G. ha spostato il suo talento dal teatro alla televisione, trovando quest’ultima più adatta a raggiungere una audience popolare.