Grand-Guignol

Teatro parigino attivo dal 1896 al 1952, il Grand-Guignol è stato fondato da Oscar Métenier ed è caratterizzato dalla realizzazione scenica di un genere drammatico orrorifico, con la rappresentazione di fenomeni di spiritismo ed esperienze paranormali. Nato sull’onda del successo del naturalismo e del Théâtre Libre, il teatro del `grande fantoccio’ sviluppa nell’opera registica e drammaturgica del suo fondatore e di alcuni altri autori molto popolari come Alexis e De Lorde la poetica realista, nella direzione di una rappresentazione esaperata ed enfatica della degenerazione morale e materiale degli strati sociali più bassi. Privo di valenze etico-politiche di denuncia e piuttosto compiaciuto della spettacolarizzazione talora drammatica, talora farsesca della realtà, il Grand-Guignol conobbe, oltre a una iniziale fase verista, un periodo imperniato sulla follia e uno sull’esperienza sadico-erotica. In Italia, dove non ebbe grande diffusione, il genere fu introdotto nel 1909 da Alfredo Sainati; il termine, sopravvissuto alla fortuna spettacolare, è ancor oggi usato per indicare una rappresentazione dai caratteri sanguinolenti e torbidi.