Giacobbe

A soli vent’anni Gabriella Giacobbe entra a far parte della compagnia del Piccolo di Milano dove lavorerà per quasi tutta la carriera, a parte due piccole parentesi professionali: una in cui lavora con Visconti al Teatro stabile di Torino e l’altra che la vede impegnata al fianco di Eduardo De Filippo fino al 1966. Il debutto con Strehler è in La sei giorni (1953), seguito immediatamente nella stessa stagione da La folle di Chaillot e La mascherata. Tra i tanti allestimenti tutti importanti ricordiamo L’anima buona di Sezuan (1957-58), Vita di Galileo (1962-63), Platonov e altri (1958-59), La visita della vecchia signora (1959-60), Ricordo di due lunedì (1961-62), Il gioco dei potenti (1964-65), Enrico IV (1961-62), L’anitra selvatica (1962-63), Mercadet l’affarista (1958-59), Come nasce un soggetto cinematografico (1959-60), La storia di Pablo (1960-61) e La Maria Brasca (1959-60), diretta anche da M. Missiroli, V. Puecher, O. Costa, G. Sbragia. Nel 1968 porta ancora sulla scena Mercadet l’affarista allo Stabile di Catania e nel 1969 è con T. Buazzelli in Tutto per bene di Pirandello. Infine torna al Piccolo durante la stagione 1971-72 per il raffinato e particolare allestimento de La passione del regista polacco Kazimiers Dejmek. Nel 1972 inoltre è al Vittoriale per La figlia di Iorio con la regia di G. Cobelli. Nel 1975 interpreta a Roma per la regia di G. Guerrieri Morte di un commesso viaggiatore di Miller.