Garay

Versatile e dall’imponente presenza scenica G. ha saputo alternare ruoli drammatici a quelli più decisamente ironici. Attore di netta presenza è stato diretto da F. Enriquez ( La bisbetica domata ) e G. Strehler ( Santa Giovanna dei macelli , 1970). Nel 1981 è al Piccolo Eliseo di Roma dove recita in Line , testo di successo nei teatrini off-off Broadway, in compagnia di Pier Francesco Poggi e le Sorelle Bandiera. Nel 1984, insieme alla compagnia di A. Lionello, lavora in Monsieur Ornifle di J. Anouilh con la regia di L. Squarzina, e due anni dopo traduce e interpreta da protagonista La nonna dell’argentino Roberto Cossa, allestito con grande successo dalla compagnia Attori e Tecnici. In seguito, veste ancora i panni femminili in Giardino d’autunno di Diana Raznovich (1989), testo di cui cura anche la traduzione, e nel 1990 prende parte all’adattamento di G. Patroni Griffi di Black Comedy di P. Shaffer, con la regia di A. Terlizzi. Più di recente ha recitato in Lulù di Wedekind (1991) per la regia di M. Missiroli, in Una bottiglia piena di ricordi di K. Waterhouse (1992) con J. Dorelli, in Romeo e Giulietta di Shakespeare (1995) per la regia di G. Patroni Griffi e in Schweyk nella seconda guerra mondiale di Brecht (1996). Tra le sue partecipazioni cinematografiche ricordiamo Il caso Mattei di F. Rosi (1972), Allegro, non troppo di B. Bozzetto (1976) e Le due vite di Mattia Pascal di M. Monicelli (1985).