Galin

Dopo aver fatto vari mestieri fra cui l’attore, comincia a scrivere testi teatrali nel 1975; ottiene un clamoroso successo internazionale con Retro (1980, rappresentato anche in Italia), storia di pensionati che hanno ancora voglia di vivere e di amare. Seguono molti lavori rappresentati con grandissimo successo soprattutto al teatro Sovremennik di Mosca (negli anni ’70 uno dei più innovatori), nei quali G. riesce con abilità, anticonformismo, leggerezza a rappresentare le varie fasi della vita del suo Paese: prima la difficile realtà sovietica degli anni brezneviani, poi l’euforia non sempre autentica della perestrojka, e infine l’attuale contorta situazione in cui si intrecciano crisi economica, corruzione, `nuovi ricchi’, mafia e resti del vecchio sistema ( Alluvione , 1978; La tribuna est , 1982; Tamada , 1985; Gianna e Stelle al mattino , 1987, sull’emarginazione sociale a Mosca durante le Olimpiadi; Il buco , 1988; La parete , 1988; Il titolo , 1993; Anomalia , 1997, di cui è stato anche regista e interprete; Sirena e Vittoria , 1998, scritto per l’attrice Inna Surikova, interprete di molti suoi lavori).