Gabrielli

Diplomato attore alla scuola ‘Paolo Grassi’ di Milano, Renato Gabrielli esordisce come autore nel 1989 con Lettere alla fidanzata, una rivisitazione dell’epistolario amoroso di Fernando Pessoa. Per alcuni anni, con l’appoggio produttivo del C.R.T. di Milano, lavora assieme al regista Mauricio Paroni de Castro a un tentativo di conciliazione tra una scrittura scenica e una drammaturgia fortemente strutturata, di taglio neo-epico. Ne risultano, oltre a Lettere alla fidanzata, i testi Oltremare (1990), Oplà, siamo vivi! (riscrittura di un dramma di Toller, 1993) e Moro e il suo boia (1994). Dall’anno successivo realizza la regia delle sue commedie con l’apporto di Luigi Mattiazzi per la concezione dello spazio. Del 1995 è Marta e Maria; del 1996 Zitto, Menocchio!, lavoro a tecnica mista per un attore e un pupazzo ispirato a Il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg. Nello stesso anno, la sua commedia Amore eterno è segnalata al Premio Idi Autori Nuovi. A partire dal 1997 ricopre l’incarico di drammaturgo presso il Centro Teatrale Bresciano. Per il C.T.B. è autore e regista di Una donna romantica (1998).